Ho droppato anche Shin Megami Tensei V: Vengeance
Che mondo sarebbe senza il drop?
Oramai questo blog sta diventando un confessionale in cui vi racconto i miei peccati, ovvero droppare i videogiochi, la più grande vergogna per i videogiocatori. Però i videogiochi mi sembrano sempre più lunghi, con meno contenuti ācicciosiā (cioĆØ con trame e design che mi lascino qualcosa) e pieni di riempitivi.
Ho giocato a SMTV:V 18 ore e qualcosa (secondo steam) sdraiato comodamente nel letto e in poltrona grazie alla steamdeck. Ora non ho da scrivere cose particolarmente cattive su questo gioco, che non è altro che un pokémon per adulti perché ci sono violenza, demoni e tettone fatto da persone che, a differenza di Game Freak, sa come far sembrare un gioco, almeno, appartenente a questo millennio, però: perché giocarlo?
Ho trovato due cose positive:
lāart direction che, come al solito, nei giochi Atlus mi sembra veramente ottima,
il level design delle mappe per nulla banale (ho fatto le prime due), che sono anche piacevolmente attraversabili e ti invogliano a esplorarle anche grazie a un movimento spaziale del protagonista appagante e abbastanza dinamico (sorprendetemente dinamico, oserei dire, per un jrpg).
Per tutto il resto non ci siamo, la trama ĆØ sempre la solita roba di adulti vs ragazzini, societĆ kattiva, bene vs male, i cattivi possono essere buoni, volemose bene ecc., condita, anche, purtroppo, di tutto quel cringe tipico di molte produzioni giapponesi, che per opere di maggiore spessore riesco anche a passarci sopra (vedasi i Metal Gear Solid), ma in casi come questi la mia tollerenza viene messa a dura prova e ho semrpe quel bividino di imbarazzo che mi sale lungo la spina dorsale. Parlando seriamente si cerca di porsi le classiche domande filosofiche del rapporto con il divino, il male, il bene e i demoni (che potrebbero essere visti come i nostri interiori), ma il tutto risulta come se fossero i pensieri di un ragazzino che ha letto qualcosa di Nietzsche e che grazie a quello sembra, leggermente, più profondo di un suo coetaneo e quindi riesce a scopare grazie a questa sua aria un poā dark. Il nichilismo trattato in questo modo infantile, orami, ĆØ tipico dei videogiochi, soprattutto indie, però alla mia etĆ pretendo qualcosa di leggermente più evoluto, o almeno che il gioco abbia un loop di gameplay e unāidea di design abbastanza interessante che riesca a farmi passare sopra a queste infantili schifezze narrative. Putroppo il gameplay loop lo si padroneggia subito con la prima area, o almeno per me ĆØ stato cosƬ, e se si ĆØ giocato ad altri SMT, o Persona, lo si afferra anche ben prima. Il catturare demoni, fonderli, imparare le debolezze per rendere il tutto più veloce affinchĆØ la costruzione del team sia perfenzionata per affrontare il boss di turno, mi ha stufato quasi subito. Sinceramente sono andato avanti grazie allāesplorazione ambientale, ma, vuoi un poā per lāestetica visiva delle prime due aree identica tra loro (entrambe deserti con rovine umane, non so se poi avanti cambia), o vuoi un poā che lāesplorazione alla fine ti porta sempre a trovare oggetti o demoni più interessanti, senza qualcosa che, al succo della questione, mi invogli a esplorare (perchĆØ veramente alla fine dellāoggettino in più o del demone un pochino più figo cosa me ne faccio?), alla lunga (e diociotto ora sono alla lunga) mi ha stufato. Per non parlare delle side quest, di cui il gioco ĆØ infarcito fino allāinversoimile, che ti obbligano a fare avanti e indietro della mappa per missioni che, al nocciolo della questione, fai più per motivi parametrici e di potenziamento del party, più che per una voglia di scoprire sottotrame o storie laterali interessanti (anche perchĆ© non ce ne sono). Non voglio tornare poi sullāannosa spinosa diatriba sul farming, a me non piace, non ĆØ mai piaciuto e mai piacerĆ (a meno che non sia accompagnato da un bel gameplay, PER ME, come in Monster Hunter, ma ĆØ unāaltra storia), soprattutto se lāunico scoglio dei combattimenti a turni sono le parametrie che fanno da padrone sulle strategie e sulle tattiche1.
Ma perchĆØ io gioco? Droppo tutti questi videogiochi per perdita di interesse e perchĆ© si rivelano mangia tempo senza offrire niente in cambio. Certo il videogioco ĆØ, in sostanza, un passatempo esattamente come qualsiasi opera di intrattenimento, ma tra passare e ammazzare il tempo cāĆØ differenza, se mi annoio droppo il gioco, se non mi tiene incollato con il suo gameplay droppo il gioco, se non cāĆØ una scrittura che ritengo matura droppo il gioco, se non vedo niente nel design che mi intrighi droppo, ergo ho droppato anche Shin Megami Tensei V: Vengeance.
Vi rimando al mio articolo su Meatphor:ReFantazio e Chained Echoes.
"il bene e i demoni (che potrebbero essere visti come i nostri interiori), ma il tutto risulta come se fossero i pensieri di un ragazzino che ha letto qualcosa di Nietzsche e che grazie a quello sembra, leggermente, più profondo di un suo coetaneo e quindi riesce a scopare grazie a questa sua aria un poā dark." Letteralmente me a 15 anni š¤£.
Comunque, io l'ho apprezzato molto, ma sono un fan della serie.
Ho sentito molti pareri discordanti riguardo a sto gioco: molti non hanno nemmeno apprezzato la struttura da "mega dungeon all'aperto" delle mappe, ma personalmente l'ho apprezzato molto anche perchƩ ha provato a proporre un'esplorazione un po' meno claustrofobica rispetto a quello che la serie ha abituato.
Ho preferito questo a SMT IV, tanto per dirne uno.
Non so se conosci la serie, ma vale la pena di approfondire, nel caso