Promenade è un puzzle platform con un stile cartoon, contraddistinto da una poetica fanciullesca e da un'estetica delicata, in cui sembra che gli sviluppatori (Holy Cap) abbiano voluto ricreare un Super Mario 3D su solo due dimensioni, senza dimenticarsi, però, anche le lezioni dei migliori platform 2D.
Nei panni di Nemo cadremo in una grotta sul fondo di un distesa d’acqua, qui ci salverà Poulp (un piccolo polpo), che ci aiuterà a raggiungere nuovamente la superficie attraverso un ascensore magico. Lo scopo del gioco sarà, quindi, quello ritrovare gli ingranaggi nascosti in ogni piano per riparare l'ascensore e ascendere nuovamente alla realtà. Infatti Promenade è un vero e proprio collectacon: dovremo risolvere puzzle, o superare sfide di platform, o uscire vincitori da vere e proprie boss fight per recuperare quanti più collezionabili possibili per salire, quindi, al prossimo piano. Ogni piano è un mini livello, dentro al quale c'è un altro livello (più grande e tematico) nel quale possono esserci livelli interi nascosti o livelli con sfide speciali. Promenade, infatti, è un gioco che premia un approccio curioso ed esplorativo, e nella sua intera durata riesce a mantenere sempre un senso di scoperta costante (anche grazie alle soluzioni, quasi, sempre differenti che riesce a mettere in gioco). Alcuni puzzle richiedono di pensare al di fuori degli schemi, alcuni ingranaggi li si possono recuperare solo trasmigrando tra i vari livelli, tornando sui propri passi ed esplorando approfonditamente. Certo, il diario, le cui pagine dovremmo comunque trovare e recuperare, può aiutarci con qualche piccolo indizio, ma anche in questo caso serve una buona dose di intuizione. Probabilmente il momento più gratificante è la ricerca e l’eventuale scoperta di segreti, Promenade è una grande isola del tesoro, anzi dei tesori, molti dei quali sono nascosti in posti impensabili (magari tra le stelle, o in quadro di un pittore, o, addirittura, dentro un piatto di spaghetti) che richiedono pensiero laterale, dataci la mappa serve solo la voglia di avventura.
Se da un lato, nel suo nascondere più collezionabili dentro allo stesso livello ottenibili con soluzioni eterogenee mi ha ricordato un Super Mario 3D, dall’altro lato la sua matrioska di livelli non ha potuto che riportarmi ai fasti del capolavoro di Miyamoto: Super Mario World, in cui mi perdevo nei livelli per cercare strade alternative. Holy Cap ha studiato dai migliori e ha imparato alla perfezione.
Tutto questo non sarebbe altrettanto gratificante se il sistema di movimento del personaggio non fosse così preciso e soddisfacente e se con solo due mosse a disposizione Holy Cap non avesse ideato un sistema complesso e stratificato. Abbiamo, infatti, solo il salto e l’attacco che combinati tra di loro e con i tasi direzionali aprono a un discreto ventaglio di mosse. Il più importante è senza dubbio l’attacco (o forse è meglio chiamarlo il tasto azione) che consiste nel lanciare il nostro amico polpo che può attaccarsi ai nemici e ad alcuni oggetti, i quali, una volta afferrati e portati a sé, potremmo sfruttarli per un doppio salto, inoltre una volta aggrappati a un gancio potremmo usarlo per andare più in alto o darci una spinta in qualsiasi direzione e così via con altre soluzioni (che ora non voglio svelarvi per non rovinare il gusto della scoperta che in Promenade è costante). Tutto ciò viene insegnato al giocatore attraverso tutorial muti, senza niente di scritto, che si basano sul solo uso di colori e simboli a schermo, così semplice da essere perfetto nella sua funzione. Forse, però, la caratteristica migliore di Promenade è la sua scala di difficoltà che varia a seconda delle sfide che vorremo affrontare (che come già detto sono diversificate, risolvere un puzzle potrebbe essere più facile che una sfida di solo platforming per qualcuno, e viceversa) e sul suo essere quasi mai frustrante (anche quando il gioco ci richiede sezioni di platform molto precise, grazie ai punti di respawn disposti in luoghi strategici).
L'estetica cartoon con i suoi colori pastello premia la poetica fanciullesca di Promenade che risulta essere un sogno bambinesco: la voglia di fuga in un mondo in cui i pericoli sono solo metaforizzati e non ci si può fare male sul serio e tutto è solo un gioco o un sogno, non a caso i punti di respawn sono fortini di cuscini e lenzuola. Le OST sono altrettanto delicate e sognanti e insieme a tutto il resto creano un’amalgama perfetta per quello che è uno dei platform più deliziosi e soddisfacenti che abbia mai giocato, in cui posso concedermi ancora qualche attimo di fanciullesco escapismo.
Potrei definire Promenade un gioco silenzioso nel suo essere semplice. Non c'è voice acting, non ci sono segnalini a schermo, non c'è la necessità di una grafica roboante o di un gioco estremamente grosso per giustificarne il prezzo, non c'è l’assordante complicatezza dei giochi AAA moderni, c'è solo l'avventura.
Promenade è un gioco di altri tempi, in cui un po' si percepisce nuovamente la solitudine del bambino solo davanti alla sua console preferita, una solitudine però positiva perché ci permetteva di evadere completamente e di vivere avventure immaginifiche in altrovi inesistenti. Mi mancano i giochi così, in cui ogni livello è una scoperta costante, in cui l'esplorazione e la curiosità sono premiati, in cui la soluzione di un puzzle ti fa rimanere con un sorriso ebete davanti allo schermo e in cui finalmente mi sento nuovamente come quando per la prima volta impugnai il pad dello SNES ed entrai in mondi impossibili.