L'altra sera era fuori con Arya (il cane) e mi è venuta la malsana voglia di entrare dentro un libreria, una di quelle cattedrali moderne a cui alludeva Umberto Eco in un suo intervento. In particolare sono entrato dentro una libreria famosa, che inizia per M, meglio fermarsi qui.
Come al solito dentro è il caos, ma non nel senso che ci sono tante persone e, quindi, c'è rumore e confusione. No! È il caos nella disposizione dei libri. Non so mai dove andare a cercare, una volta, mentre cercavo un libro di Taleb, sono finito a Dunwich, e non è stata una bella esperienza. Per tornare nella realtà ho chiesto a un uomo pesce, che passava di lì, le indicazioni per la saggistica, e lui mi ha indicato l'orrore cosmico che si insinuava tra un libro di Vespa e uno del solito autore copia incollato in serie, che propugna consigli su come migliorare la propria impresa (o come direbbe lui “la propria mission”) usando un inglesismo ogni due lettere.
Avevo voglia di leggere Borges, qualcosa mi manca, più di qualcosa, mi manca tanto, in realtà. Di lui adoro il suo labiritinco scrivere, si perde come me, lui volutamente, io no. Lui è Borges, io un coglione. Vado nella sezione romanzi e lo cerco, alla “B”, ovviamente. Non lo trovo. Subito penso di essere un cretino, non lo trovo, forse, perché è sotto il suo nome di battesimo, o, forse, mi sbaglio proprio. Da bravo falso colto non conosco il suo nome da amicone, cerco, quindi, su Wikipedia: Jorge Luis. Cerco sia alla “J” che alla “L”, non c'è.
Mi faccio carico di tutto il mio coraggio, come fece Ulisse nell'affrontare il Ciclope, e chiedo alla commessa. “Mi scusi, avete nulla di Borges?” Subito partono le paranoie: cosa vuol dire “avete nulla”? “Nulla” cosa? Che fatica comunicare... Lei mi risponde: “sì! Qui!” E mi indica un libro verde, ovviamente nello scaffale della “B” in cui io non avevo trovato nulla. “Grazie mille, do un'occhiata” “prego” e se ne va. Madonna! Sono proprio un rincoglionito, era lì alla “B” e bastava guardare meglio. Chi cerca, trova! Purtroppo, però, il libro verde indicatomi dalla commessa non era di Borges ma di Brontë. Ho visto male il libro indicato? Guardo vicino al verde e non c'è nessuno Borges, solo Brontë. Ma forse ha capito male la ragazza? Sicuramente è così. Andrei a chiedere nuovamente, però… Probabilmente sono io che non mi sono fatto capire. Ok, non c'è Borges, lasciamo perdere, ho sempre trovato i romanzi di Brontë letteratura per vedove e casalinghe sole. E se anche Borges fosse letteratura per uomini e ragazzi soli?
Scaccio subito il pensiero ed esco dalla cattedrale, ateo.