Qualche mese fa, forse era metà dicembre 2023, ho finito Marvel’ Spider-Man: Miles Morales su steam (mentre il resto del mondo stava giocando al 2 su Playstation 5) e l’ho trovato abbastanza mediocre, del tutto in linea con la maggior parte delle produzioni AAA degli ultimi anni. Il combattimento mi sembra abbastanza noioso e ripetitivo, la scrittura è al limite del teen drama mal sceneggiato di Netflix e il sistema di potenziamento/talenti è la solita minestra riscaldata digerita e rivomitata per essere nuovamente riscaldata.
Però mi ha divertito molto nelle sue fasi di “cazzeggio”, cioè durante gli inseguimenti e gli spostamenti, perché ho trovato il movimento spaziale di Miles estremamente ludico e liberatorio rispetto alla costrizione di tutto il resto del videogioco. Infatti, anche dopo aver terminato il titolo, sono tornato ancora un po’ nella New York innevata di questo Spider-Man a dondolarmi tra i grattacieli, cercando di andare il più veloce possibile.
Una cosa che non ho sopportato (ma che non è prerogativa di questo titolo) sono le cutscenes all’interno delle boss-fight. Io, come giocatore, stavo facendo, palesemente, il culo al boss di turno, ma quando iniziava la cutscene, in cui il videogioco indicava un cambiamento di fase della boss fight, era il nemico a fare il culo a Miles. E quindi si creava questa assurda dissonanza tra me e Spider-Man, in cui sembrava che io fossi più capace del supereroe… Non ho mai sopportato questa cosa (che fanno in tanti). Per carità lasciate perdere le cutscenes infra boss-fight che rovinano il pathos e l’immedesimazione.