Scrivo questo pezzo in preda a un raptus di follia, scaturito da una discussione avuta su un gruppo telegram.
Sul gruppo in questione la discussione nasce dal fatto che gli altri membri abbiano deriso Sabaku no Maiku perchè ha definito Elden Ring un GDR, subito mi scaldo. - Non ho la miccia corta, ce l’ho cortissima, anzi forse non ce l’ho proprio una miccia. Esplodo subito, soffro di eiaculazione precoce della rabbia, incredibile, però, solo quando si parla di videogiochi, fumetti e cinema. Cioè mi scaldo solo per le stronzate, perchè le stronzate sono la cosa più importante del mondo -.
Immediatamente faccio notare che, almeno, SnM Elden Ring lo ha provato nella demo di 70 ore, e, quindi, se qualcuno può definire un genere di un qualcosa è chi quel qualcosa almeno lo ha esperito.
Devo mettere, però, altre centosettanta mani in avanti, perchè già sento che mi si bolla come fan del buon Mike. Spiace constatare che, nonostante rispetti SnM tantissimo (forse un po’ lo invidio), a me Michele non piace tanto, qualche volta mi guardo un suo video, ovviamente a 1.5x o 2x (rispetto sì, ma non pazzia).
A questo punto inizia il delirio. Gente che afferma che, essendo Elden Ring l’ennesimo gioco copia di FROM, lo si possa definire un non-GDR esattamente come Dark Souls. A questo punto faccio notare che per me DS è u GDR. Iniziano disamine su cosa sia un GDR, la follia. Mia compresa.
Ognuno ha una definizione differente di GDR, addirittura qualche folle (io) puntualizza che questo genere non possa essere applicato al videogioco perchè la libertà del “ruolaggio” è delimitata da un software, mentre quelli cartacei sono delimitati solo dalla fantasia umana (teoricamente infinita) e dalla capacità di improvvisazione da parte del Game Master.
“Mass Effect è un GDR puro!”
“No! E’ un action-rpg come Fallout New Vegas!”
“Non capisci una sega nulla, Fallout è più simile a Deus Ex, ovvero un firstpersonshooter-rpg”
“Ma che dite? Gli unici GDR son quelli vecchi come Baldur’s e Torment!”
“Non capite letteralmente nulla, si intende i videogiochi GDR quelli che hanno le statistiche e le classi!”
“E allora son tutti GDR ormai, che stai dicendo?”
“E i jrpg? Non sono GDR perchè non puoi modificare la trama!”
“Ma allora lo vedi che se per te i GDR son quelli con la trama modificabile lo è anche Dark Souls!”
“NO! Perchè in DS puoi modificare solo il finale e non la trama in sè!”
“Quindi come la quasi totalità degli RPG videoludici!”
Come un branco di scimmie si tira la cacca in un delirio orgiastico, noi ci stavamo sparando contro definizioni per delimitare un genere videoludico. Ma chi aveva ragione? Assolutamente nessuno, è impossibile delimitare qualcosa al suo solo genere, come si fa a definire esattamente cosa sia un GDR e cosa no? Se con GDR si intende “interpretare il ruolo di un alter ego in un mondo narrativo”, praticamente tutti i videogiochi potrebbero essere definitivi GDR e quindi nessuno lo sarebbe. Se si intende titoli con parametrie varie, alberi di talenti e tutte queste belle cosette che piacciono tanto all’industria dei AAA odierna, praticamente qualsiasi cosa, oggi nel 2021, potrebbe essere un GDR, anche Forza Horizon 5 (ogni auto ha un albero di talenti da sbloccare con punti esperienza, follia totale).
Per me, quindi, oramai è completamente folle e inutile definire i generi, relegare un’opera a una singola etichetta, a un solo insieme. La commistione di generi ormai è ovunque, nel cinema, nella letteratura e, finalmente, nel videogioco. Un altro gradino da superare per diventare grandi, noi gamers, è quello, appunto, di cestinare le definizioni e i generi troppo vincolanti. Ovviamente non sono un folle, per descrivere velocemente qualcosa le etichette servono. Per esempio BotW è un action-rpg-interzapersona-openworld-puzzle-crafting-stealth-esplorativo, semplicissimo no?