Listone dei videogame che ho giocato in questo 2024 con voto lapidario accanto e una minima chiarificazione del perché quel voto. Lo tengo per mia memoria e lo pubblico per qualche pazzo in cerca di consigli. I voti sono come quelli scolastici, non come quelli dei recensori videoludici, ovvero: un 6 = sufficienza e non 8 = sufficienza. Inoltre metterò tra {} la piattaforma su cui ho giocato il titolo in questione e tra [] se il gioco è uscito nel 2024.
Se mi seguite anche sul blog di wordpress vi sarete resi conto che alcuni voti sono cambiati, il tempo fa rivalutare le cose. Sull'altro blog davo i voti mensilmente, quasi a caldo, qui ci ho ragionato e ho confrontato i giochi tra di loro nel tempo. Ennesima prova che i voti sono inutili, cambiano nel tempo ed è inutile cristallizzare una valutazione numerica. Ma questo è un post un po' scherzoso che uso per la live di fine anno su Twitch. Buona lettura.
(N) = non finito.
(S.V.) = gioco che non ho finito a causa di bug, mancanza di tempo ecc ecc, ma su cui voglio ritornare.
(R) = rigiocato.
(O) = videogame che continuo a giocare on-line.
Gennaio
CHANTS OF SENNAR: 7 {PC} - Ottima atmosfera; direzione artistica incredibile che ricorda un po' Moebius ed Escher; enigmi e puzzles che funzionano sempre, ma che costringono un po' (troppo) a fare backtracking e a ricordarsi troppe cose (soprattutto se non lo giocate tutto d'un fiato) e/o a fare screen di alcune schermate.
BAT BOY: 6 {Steamdeck} - Gioco suddiviso a livelli, alla fine del livello c'è uno scontro con il boss che, se battuto, ti lascia il suo potere che ti servirà per fare i livelli successivi (o rifare quelli precedenti in modo diverso). Il gioco ha una bella sfida (mai difficile, ma nemmeno mai facile) premiata dai checkpoint messi in modo intelligente. Il vero problema è che se abbandoni il gioco il livello devi re-iniziarlo daccapo e non dal checkpoint raggiunto e quindi, dal momento che i boss sono tosti, devi già sapere che farai una sessione abbastanza lunga almeno da finire il livello, non premiando, quindi, sessioni rapide e veloci a cui il titolo si presterebbe. Grafica 16 bit (o forse 8 bit?) graziosa, gameplay veloce e vario (grazie ai poteri) che si basa su un platforming molto intelligente e sullo sconfiggete i nemici (anche essi molto vari e simpatici) un po' alla Showel Knight o alla DuckTales aggiungendo la meccanica della mazza da baseball per rispedire i colpi al mittente.
THE FORGOTTEN CITY: 6 {PC} - Idea molto bella, ambientazione ispirata, purtroppo mantiene il combattimento di Skyrim, alcune soluzioni sono un po’ frettolose. Mi sono accontentato di un finale e ho chiuso il gioco, senza indagare oltre.
CHRONOS BEFORE THE ASHES: 5 {PC} - Molto affascinante l’idea dell’invecchiamento, ambientazione un po’ blanda, combattimento troppo derivativo e semplice, movimenti esageratamente lenti che rendono tedioso il backtracking.
NEED FOR SPEED: HOT PURSUIT (REMASTERED): 6 {PC} - Mood e atmosfera favolosi (soprattutto nelle corse in notturna o con il temporale). Il gioco è divertente e il senso di velocità è reso bene, peccato che si basi un po’ troppo sull’effetto fionda.
OCTOPATH TRAVELER II: 3 (N) {PC} - Lentissimo, dialoghi imbarazzanti, necessario farming, nemici casuali ancora nel 2024 (dopo che Chained Echoes, nel 2022, aveva dimostrato che si può fare diversamente). Gioco insulso. Belle musiche, la pixel art HD-2D ha già stufato, dopo l’effetto “WOW” del primo capitolo.
SEASON: A LETTER TO THE FUTURE: 8.5 {PC} - Un walking simulator (in bicicletta) delicato che basa tutta la sua poetica sull’assaggiare il mondo intorno a te ascoltando e contemplando il paesaggio. Una ragazza lascia la casa con lo scopo di scoprire il mondo (registrandolo e fotografandolo) per porre fino alla Stagione e dare inizio a quella nuova. Gioco che parla dell’importanza della memoria persa e acquisita, un equilibrio tra Funes il Memorioso di Borges e la “generazione senza memoria” che lamentava U. Eco. Non c’è uno scopo vero e proprio, gli elementi ludici sono ridotti all’osso, al giocatore viene richiesto “solo” di vivere il momento.
INTO THE RADIUS: 6 (N) {PCVR} - Bella idea, atmosfera grandiosa, pochissime incertezze grafiche e tecniche, però è troppo difficile e complesso per i miei gusti e per permettermi di innamorarmene.
ASSASSIN'S CREED NEXUS VR: 8 {Meta quest 2} - Al di là di alcuni limiti tecnici (risoluzione in primis) questo è sicuramente il miglior Assassin's Creed mai fatto. Fare il parkour in VR non ha prezzo, passeggiare per le città è fantastico, il combattimento e lo stealth sono divertenti e funzionano. La soluzione open map aiuta a non stancarsi. Passare tra le varie epoche, inoltre, impedisce di non esaurire velocemente l’effetto stupore. Uno dei migliori titoli VR che abbia mai giocato.
Febbraio
MOMODORA: MOONLIT FAREWELL: 5 (N) {PC} [2024] - Ho un problema con i metroidvania: non mi piacciono, quasi, mai. Momodora a livello di gameplay funziona (anche se copia u po' troppo da Hollow Knight) e anche la pixels art è graziosa, purtroppo la trama è dimenticabile, i dialoghi imbarazzanti e lo stile un po' troppo “kawaii” tendente a rendere tutti i personaggi delle waifu. (Troppo imbarazzante, a volte).
GRAVITY CIRCUIT: 6 (N) {Steamdeck} - Clone di MegaMan, ma meno punitovo e più ludico da giocare. Graficamente è appagante e ludicamente intrattenente, la trama lascia a desiderare. Userò un meme: “non è il mio genere”.
80 DAYS: 6.5 {Smartphone} - Nei panni di Passepartout dovremmo organizzate il viaggio intorno al mondo di Phileas Fogg. Gioco ispirato al romanzo di Vernes “Giro del mondo in 80 giorni” è un'avventura testuale in cui dovremmo tenere conto degli itinerari e far fronte a determinati problemi dovendo decidere, di volta in volta, se tralasciare storie e personaggi per vincere la scommessa e, soprattutto, come gestire le nostre finanze.
THE INVINCIBLE: 6 {Steamdeck/PC} - Walking sim basato sull'omonimo romanzo di Lem (sembra esserne il prequel); il gameplay risulta un po' macchinoso; la “simulazione” delle cose da fare è troppo finta; la trama sembra (inizialmente) interessante, ma va a impantanarsi sul solito dilemma artificiale vs naturale, i dialoghi sono però ben scritti e i personaggi, tutto sommato, godibili. Atmosfera azzeccata, i paesaggi lasciano a bocca aperta e il senso di avventura nello spazio è reso molto bene.
WILMOT’S WAREHOUSE: 7.5 {Steamdeck} - Wilmot è un quadratino bianco che deve tenere in ordine il magazzino cosicché possa consegnare più facilmente la merce ai clienti. Si organizza e si entra nel flusso per migliorare le nostre prestazioni con una grafica, forse a primo impatto non accattivante, ma estremamente chiara e piacente. Lieve critica all’alienazione sul lavoro da parte di questi magazzinieri, ma è molto più interessante il senso di appagamento quasi zen che si raggiunge quando il tutto è in ordine quasi perfetto e ci si dristica tra i metaforici scaffali con grande rapidità.
DORFROMANTIK: 6 {Steamdeck} - Gioco di “piazzamento tessere”, non particolarmente profondo, ma (abbastanza) rilassante in cui è più appagante l’incasellazione estetica che quella funzionale agli obbiettivi ludici del gioco.
SUPRALAND: 7 {PC} - Uno zeldoid con puzzle à la Portal in cui tutto, incredibilmente, funziona. La trama è quasi inesistente, ma la metanarrativa del bambino che gioca (forse, io l'ho interpretato così) è affascinante. La cosa migliore è un ritmo sempre costante senza bassi e con qualche picco veramente elevato. Puzzle geniali e che non hanno niente da invidiare a quelli della dilogia Valve. Un gioco che non ha vergogna di essere “solo” un gioco.
HOLLOW KNIGHT: 10 (R) {Steamdeck} - Fede contro Razionalità traslata in uno dei migliori metroidvania di sempre (o forse il migliore?). Il movimento e il combattimento molto orientati al platforming rende il gioco estremamente semplice nelle sue meccaniche, e quindi precisissimo e fluido, ma al contempo molto stratificato. Ambientazione magnifica, impossibile non rimanere a bocca aperta di fronte a certi squarci di alcuni paesaggi. Il senso di ambiguità dei personaggi, del mondo e della storia rende il tutto estremamente affascinante e misterioso (questo titolo deve molto a Dark Souls anche per le sue atmosfere quasi oniriche). Equilibrio perfetto tra densità e rarefazione. Gioco che spruzza cultura in ogni suo anfratto: capolavoro senza tempo.
Banishers: Ghosts of the New Eden: 7.5 {PC} [2024] - Scritto molto bene, ambientazione abbastanza originale (soprattutto perché poco esplorata nel mondo videoludico), ai due protagonisti è facile affezionarsi e tutti i personaggi di contorno finiscono col toccarci (anche i peggiori assassini) e a farci provare pietà e pena. La buona scrittura dei personaggi è un elemento non da poco in un gioco in cui dobbiamo decidere dei loro destini. Purtroppo da un punto di vista del gameplay, il gioco di Don’t Nod è un GoW (2018) meno pulito e meno tecnico, con pochissima varietà di nemici, però ha comunque i suoi momenti divertenti (soprattutto nelle boss fight). L'esplorazione lascia a desiderare (non comprenderò mai le “scalate” guidate nei videogiochi, distruggono l'immersione totalmente) e da un punto di vista tecnico e grafico si vede che siamo di fronte a un AA con tutti i limiti del caso. Nonostante tutti i suoi difetti, Banishers riesce comunque a essere un ottimo titolo grazie alla sua scrittura eccelsa, e riesce a far passare tutte le tematiche cosiddette “woke” in modo intelligente e coerente, dimostrazione che si può parlare di certe problematiche sociali e politiche nelle opere di intrattenimento senza dover continuamente fare la predica allo spettatore di turno.
MARZO
ARMORED CORE VI: FIRES OF RUBICON: 9 {Steamdeck/PC} - Atmosfera super azzeccata: solitudine, melanconia, mistica del duello cavalleresco. Combattimento frenetico e tecnico, degno erede di Sekiro (a suo modo). Visivamente appagante, il rosso e il grigio fanno da padroni, quasi a mettere in evidenza le due anime del gioco stesso: sangue e metallo. La costruzione del mecha è una questione di strategia. Le boss fight sono memorabili, così come le loro ost.
PROMENADE: 7 {Steamdeck} [2024] - Platform con elementi puzzle, sembra di stare giocando a un Super Mario 3D ma spalmato su due dimensioni, i comandi sono abbastanza precisi (qualcuno lamenta delle imperfezioni, ma non le ho riscontrate) e le mosse a disposizioni parecchie, che andranno via via a velocizzare anche il ritmo dell'intero gioco. Un collectacon a lunghi tratti geniali con una grafica super graziosa e un’atmosfera spensierata e divertita a cui mi è risultato impossibile resistere.
ULTROS: 7 {Steamdeck} [2024] - Metroidvania psichedelico che sembra fuoriuscito da una mente lisergica. Il movimento è dinamico e veloce, il combattimento mai difficile e noioso, la maestria non sta nel completare gli scontri ma nel farlo nel miglior modo possibile. La lore è affascinante e intrigante, si fa riferimento alla filosofia monistica, alla comunione con la natura e al non dover usare la violenza per dover risolvere gli scontri.
BALATRO: 6.5 {Steamdeck} [2024] - Gioco rogue-lite di carte basato sul poker, in cui dobbiamo sconfiggere l'avversario di turno accumulando fiches, potenziando il nostro mazzo con jolly speciali, tarocchi e carte pianeta. Gioco intrattenente, che diventa facile anche abbastanza facilmente e che fa provare piacere nel vedere il numerino del punteggio salire. Bella ost.
HELLDIVERS 2: 7 (O) {PC} [2024] - Il feeling dello shooting è soddisfacente, graficamente è appagante alla vista e anzi, alcune volte, ci sono dei panorami niente male. Extraction shooter che fa della sua componente estetica e memetica il suo punto di forza. La parodia del fascismo e del militarismo è sempre troppo divertente e dissacrante (non devo citarvi l’elogio di Franti di U. Eco, vero?), e mette alla berlina chiunque sia così stupido da prenderlo sul serio (da ambo le parti). Un po' troppi bug.
PACIFIC DRIVE: S.V. (N) {PC} [2024] - Il gioco che aspettavo di più e quello che mi ha deluso di più, irritante per lunghi tratti, troppo complesso per essere giocato centellinato seguendo il mio ritmo, ho trovato persino insopportabile il voice acting. Peccato perché ha l'atmosfera di “Stalker” e “Picnic sul ciglio della strada”, ma con la macchina. Dovrebbero aver sistemato delle cose, lo riprendo appena vado in ferie.
APRILE
DRAGON'S DOGMA 2: 7 {PC} [2024] - Gioco astruso, ermetico, indecifrabile a volte anche ottuso che fa del non detto il suo punto forte. Talmente atipico nel suo non dire, da sembrare quasi unico (in realtà lo definirei un remake del primo capitolo). Il viaggio è affascinante e alla deriva, difficilmente mi sono trovato a percorrere solo il percorso principale e spesso deviavo dal mio percorso attirato dalla curiosità. Il combattimento è basato sul positioning ed è abbastanza appagante, l’IA è incredibile. Purtroppo il gioco è troppo denso di nemici (tanto da rendere più incredibile il fatto che la civiltà si sia potuta sviluppare in un mondo in cui ogni 10 passi c'è un accampamento goblin) e il non detto, molto spesso, è indecifrabile. La trama è non pervenuta.
GARDEN LIFE A COZY SIMULATOR: 7 {PC} [2024] - Estetica affascinante, coltivare le piante è abbastanza rilassante, le giornate (all'interno del gioco) scorrono piacevolmente. Il gioco promette di essere rilassante proprio come il titolo sottintende e lo è a tutti gli effetti. Tutto sommato esperienza piacevole in cui mi piace tornare.
ARCADE PARADISE: 6 (N) {PC} - Trasformare una lavanderia in una sala giochi negli anni ‘80 sulla carta è interessante e il gioco si lascia giocare, purtroppo gli arcade che compreremo saranno cloni dei titoli iconici di quegli anni ma con pochissima anima e quelli interessanti da giocare si contano sulle dita di una mano.
ALAN WAKE 2: 1 {PC} - Alan Wake 2 credo sia una delle cose più pretenziose che abbia mai giocato. Cerca di fare cinema, romanzo, teatro, musical e videogioco e fa tutto male. TUTTO. Ha zero consapevolezza del suo stesso medium, il gameplay è tedioso e sarebbe già stato inaccettabile nel 2010 (scusate non ho giocato al primo capitolo). La trama è Twin Peaks 3 con qualche spruzzata de Il Seme della Follia se questi fossero stati scritti e diretti da dei principianti, per non parlare del finale à la Inception... Veramente una delusione enorme, un'opera "colta" solo per chi nella vita videogioca e basta.
MAGGIO
NO REST FOR THE WICKED (early access): 5.5 {PC} [2024] - Gioco che sulla carta amerei, ma che ha delle problematiche strutturali chi mi conducono verso una moderata delusioni. Il combattimento e l'esplorazione sono appaganti, la direzione artistica stupenda, ma alcune meccaniche souls-like cozzano irrimediabilmente con quelle diablo-like, inoltre il gioco sembra essere un vero e proprio GAAS e io non li sopporto. Vedremo quando uscirà dall'EA.
INDIKA: 6 {PC} [2024] - Abbastanza mediocre. I discorsi che fanno i due protagonisti sulla fede, dio, il libero arbitrio, il senso di colpa ecc sono abbastanza banalotti. Già un quindicenne abbastanza sveglio si è posto gli stessi dubbi, se il target fosse il videogiocatore giovane capirei anche, ma (ovviamente sempre secondo me) il target è palesemente un tipo di giocatore colto che, mi dispiace dirlo, farà difficoltà a trovarci qualcosa di interessante dentro sul lato filosofico. La cosa che più mi ha affascinato sono le architetture e il mondo che ci circonda, quasi una commistione tra Escher e il castello di lco, ma che rimangono sempre sullo sfondo e con cui si gioca, troppo, poco. Esistono già i romanzi di Dostoevskij che più o meno trattano queste tematiche, se un videogioco cerca di fare lo stesso, anche banalizzando un po, e riducendo I'elemento ludico/di gioco/gameplay al minimo, qual è il senso ultimo per cui dovrei consigliare Indika? Secondo me a questi tipi di videogiochi manca un po' la consapevolezza del medium, capisco il voler meta-"giocare" con i punteggi e la masturbazione del diavolo sul finale, ma le ho trovate abbastanza banali come critica interna al videogioco (e al mondo dei social/della visibilità/della gamification basato sui numeri). Ci riusci meglio Kojima (per fare un esempio tra i tanti) con Metal Gear Solid 2 a fare metacritica.
GIUGNO
FALLOUT: NEW VEGAS: 8.5 {PC/Steamdeck} - È rinfrescante giocare un rpg di questo calibro nel 2024, le scelte prese hanno effettivamente peso, i dialoghi sono ben scritti e il giocatore è messo di fronte a dilemmi etici, mai presentati in modo manicheo ma con malcelato relativismo. Sta al giocatore decidere cosa fare del mondo e scegliere quale società migliore lasciare, forse la delega e tirarsi fuori dal "dibattito" collettivo è stata in fondo la mia scelta finale, insomma quello che vorrei fare nella vita: il chill guy (o saggio zen) che osserva da lontano i problemi del mondo.
ANNO 1800: 7 {PC} - In anno 1800 funziona tutto, costruire è appagante, riuscire a rendere il nostro "impero" funzionante è complesso ma non complicato. La campagna principale non è niente di che, come al solito in questa tipologia di giochi è la modalità sandbox a dare il meglio, dando al giocatore la totale libertà di crearsi la sua personale storia.
ASSASSIN'S CREED UNITY: 7 {PC} - Incredibile che un Assassin's Creed di 10 anni fa possa sembrare molto moderno e con ancora un'anima. Il parkour è intenso, divertente e preciso, la grafica è ancora grandiosa (soprattutto gli effetti di luce nelle cattedrali) e le folle sono effettivamente folle non una manciata di png spacciati per tale. I problemi sono i soliti, in primis il combattimento che però ancora mi sento di non considerare un problema invalidante dal momento che in AC lo scopo è evitarlo il combattimento e quindi un qualcosa di accessorio e in secundis (si dirà così? boh…) la trama, che è dimenticabile e dimenticata già dopo i primi 10 minuti.
1000xRESIST: 9.5 {Steamdeck} [2024] - 1000xResist è una visual novel in 3D, né più né meno, la massima interazione che abbiamo è il camminare, decidere con chi parlare, spostare il tempo e saltare nei ricordi. Da un punto di vista visivo il gioco, per quanto acerbo (per esempio i personaggi non muovono le bocche quando parlano ed è 100% doppiato) ha un non so ché di affascinante con i suoi colori e il suo design, e inoltre cerca di rendersi interessante cambiando anche prospettive e visuale del giocatore. È difficile parlare di questa opera senza fare innumerevoli spoiler, io l'ho giocato completamente blind e sono stato sorpreso fin dai primi minuti, quindi non vi parlerò della trama, ma dei temi che 1000xResist vuole affrontare: religione, trauma intergenerazionale e violenza. In realtà il tema principale è la memoria, il trauma viene tramandato e la religione (o il mito) non è altro che una storia che si racconta per lunghi periodi come se fosse un telefono senza fili, in cui si perdono alcuni fatti e se ne cambiano altri. Forse è proprio l'importanza del ricordo il perno centrale dell'opera e del decidere cosa ricordare e come tramandarlo. Non mi sono fatto una vera e propria idea precisa, è un'opera che ti rimane dentro e ti costringe a interrogarti sul suo significato.
ANIMAL WELL: 8.5 {Steamdeck} [2024] - Ogni anfratto nasconde un segreto, una mappa in stile metroidvania liberamente esplorabile, un enorme puzzle da districare, un enigma narrativo da sciogliere. Si sente in Animal Well tutta l'influenza della prima Nintendo e di quella magia che avevano i giochi anni '90 e che ancora oggi è possibile ritrovare in alcune opere (soprattutto indie) che definirei autoriali. Animal Well basa tutto sulla sua poetica di misteriosa irrisolvibilità (mi piace).
LUGLIO
ELDEN RING: SHADOW OF ERDTREE: 6 {PC/Steamdeck} - Inizialmente mi stava piacendo il level design che sembra un open world, ma in realtà è più simile a un Dark Souls molto grosso. Col passare del tempo, però, il DLC mi è piaciuto sempre meno, un po' per la ripetizione di situazioni, nemici e ambienti e un po' per la meccanica di livellaggio del DLC, relegata ad alcuni oggetti, ovvero: 50 Scardutree e 25 Revered Spirit Ash. Questi oggetti (che sono potenziamenti) sono sparsi per la mappa e alcuni possono essere raggiunti solo dopo aver sconfitto certi boss o risolto alcuni dungeon, il che trasforma un rpg (basato sulla build del personaggio) in un vero e proprio collectacon rilegando il potenziamento del personaggio a dei collezionabili. Peggiore Ray Tracing mai visto in un videogioco (prima o poi dovremmo parlare di quanto il Ray Tracing sia una della più grandi scammate della storia del videoludo).
AGOSTO
PERSONA 3 RELOAD: S.V. {PC/Steamdeck} [2024] - Finalmente un Persona con tante facilitazioni user friendly. JRPG innalzato (come tutti i Persona) da una cosmesi veramente di gran livello, anche la trama sembra molto intrigante e ben scritta, nonostante i topoi da anime e manga. Messo da parte, sperando di finirlo quando avrò un po’ di tempo, perchè è un gioco che richiede veramente tanto tempo (forse troppo per una persona adulta).
PATHFINDER: WRATH OF THE RIGHTEOUS: S.V. {PC/Steamdeck} - IL Baldur’s Gate che volevo, sinceramente preferisco il regolamento di Pathfinder a quello di DnD 5e e, quindi, questo me lo fa già preferire. Gioco estremamente difficile, ho scelto di giocarlo a diffiocoltà elevata, perchè provo appagamento nella creazione delle build e nella strategia e tattica degli scontri. La trama è un po’ polpettone fantasy, seppur sopportabile, e il millennial wrting seppur presente non è così preponderante. Anche questo gioco spero di riprenderlo in futuro.
SETTEMBRE
BLACK MYTH WUKONG: 6.5 (N) {PC} [2024] - Qualche problema (inciampo in recensionese) tecnico e con un level design non sempre azzeccatissimo. Bella grafica, ma non altrettanto bello l'art direction che risulta anonimo e poco ispirato, troppo tendente al realismo per la mia sensibilità. Le boss fight sono tutte molto sceniche, il combat system è semplice, ma abbastanza profondo. Un gioco di altri tempi. Incredibile che un giochino carino, divertente e nulla più sia diventato baluardo della qualità del gaming, questo significa che siamo veramente stanchi dei titoli AAA marvellizzati. Alcuni boss sono troppo difficili per giustificare un dispiego di ore in try, in poche parole il gioco, per me, non vale la candela, manca la ciccia, come in un Dark Souls o un Bloodborne, per giustificarne un impegno eccessivo.
ASTRO’S PLAYROOM: 7.5 {PS5} - C'è tanta anima, visivamente bello, appagante da giocare, ma manca qualcosa...
ASTRO BOT: 10 {PS5} [2024] - Gioco stupendo, un'esperienza visiva, sonora e tattile totalizzante. Astro Bot trasmette la voglia del bambino del gioco metaforico anche attraverso ai costumi e al fare finta. La celebrazione del mondo Sony aiuta, infatti, a premiare questa visione nostalgica e bambinesca. Ma Astro Bot non celebra solo il mondo Sony, ma tutti i videogiochi, impossibile non notare le citazioni a Nintendo, da Kirby a Zelda, ma soprattutto ai Mario 3D (Sushine, Galaxy e Odyssey) senza dimenticarsi dell'ultimo Mario Wonder di cui Astro Bot sembra (poeticamente e filosoficamente) la versione 3D. Infatti, come l'ultimo platform di Mario, Astro Bot tende a concentrarsi più sullo stupore e il senso di meraviglia costante più che su un platforming tecnico e raffinato come era Odyssey (o in generale i Super Mario 3D). Questa semplicità però non è un malus perché Astro Bot ha dei comandi responsivi e appaganti nella loro semplicità, che vengono premiati anche da un cambio di situazioni costanti e da una durata media del titolo abbastanza breve (15-20 ore per il 100%) altro segno di rispetto, almeno secondo la mia sensibilità, verso il tempo del videogiocatore.
OTTOBRE
MARVEL’S SPIDER-MAN 2: 7 {PS5} - Una cosa che è sempre riuscita bene a questi titoli di Spiderman è il movimento del protagonista all'interno di New York, nel secondo capitolo ancora più perfezionato grazie alla planata e ad alcune meccaniche che rendono bene l'idea di velocità, in realtà questo Spiderman 2 è un Sonic che ce l'ha fatta (a differenza degli stessi Sonic) in cui la velocità del movimento è realmente appagante e mai smorzata nel suo divertimento. Inoltre in questo secondo capitolo è andato migliorandosi anche il combattimento. Rimangono i problemi legati alle situazioni stealth in cui si è deciso di far usare al videogiocatore Mary Jane stroncando completamente il ritmo (che è forse il punto di forza di questo Spiderman). L'open world è intrecciato abbastanza bene con la trama principale e cambia di conseguenza, e la trama stessa non è banale. Per rendere, secondo me, uno spiderman interessante dobbiamo render interessanti i suoi problemi privati e personali e far scontare più che altro Peter Parker (e Miles Morales) con la moralità dei suoi nemici più che a cazzotti veri e propri, cosa in cui il titolo riesce abbastanza bene, nonostante alcune cringiate figlie dei film Marvel.
NOVEMBRE
EUROPA: 4 (N) {PC/Steamdeck} [2024] - Immaginate avere come riferimento Miyazaki (quello cinematografico), Ueda e Breath of the Wild e riuscire comunque a creare qualcosa di così scialbo e sanz’anima. Gioco all’apparenza carino, ma che è il nulla cosmico totale, si cita all’infinito altre opere (su tutte Laputa e BotW), ma senza cuore. Non solo mi sono annoiato durante le sessioni di gioco, ma mi sono sentito pure svuotato da qualsiasi tipo di gioia che le opere di riferimento, continuamente citate, mi ispiravano. Puzzle ambientali banali, movimento mai gioioso e appagante. Delusione.
SLITTERHEAD: 5 (N) {PC/Steamdeck} [2024] - Che occasione sprecata, nel complesso il gioco mi stava piacendo nonostante i grandi problemi tecnici (di cui, da come avrete capito mi frega veramente poco), però ho abbandonato il gioco nel momento in cui mi si chiedeva di rifare l'ennesima missione e cercare un personaggio all’interno dell’open map (senza indicazione alcuna) per poter andare avanti con la “main quest”, veramente un peccato perchè il gioco è estremamente affascinante e ha anche un po’ l’estetica orientale retrò da VHS anni ‘90 (cosa che adoro), ma nel 2024 non sono più disposto ad accollarmi un’incompresibilità del genere.
METAPHOR: REFANTAZIO: S.V. {PC} [2024] - Ci ho giocato veramente troppo poco per poterne parlare più dettagliatamente, però un po’ detesto il fantasy e un po’ i Persona-like li trovo estremamente pesanti da giocare (personalmente) e quindi ho droppato questo gioco, che comunque, come al solito, ha una cosmesi (dallo stile alla musica) di alto livello. A livello di scrittura non mi sembra neppure questo granchè da quel poco che ho visto, mentre il combattimento poteva sembrare interessante, purtroppo al momento non ho tempo da “sprecarci”.
DICEMBRE
S.T.A.L.K.E.R. 2 HEART OF CHORNOBYL: 8.5 {PC} [2024] - Atmosfera incredibile, perfetta maestria nel riuscire a equilibrare densità e rarefazione, mondo “vivo” con png che sembrano avere un loro scopo all’interno della narrazione emergente di questa opera, il tutto un po’ sporcato da un comparto tecnico non proprio all’altezza (anche se sta venendo migliorato con le patch) anche se graficamente fa il suo lavoro, anzi, forse per me, questo senso di sporcizia gli da quell’estetica tipica dei cosiddetti euro jank. Per me il gunplay funziona ed è molto appagante, e ho trovato estremamente affascinante la buona dose di strategia e tattica che il gioco richiede nella gestione delle risorse (che incide anche sul come, quando e se cominciare uno scontro). Ci sono due cose che mi sono veramente piaciute di questo gioco: 1) il fatto che le azioni del giocatore sembrano avere un effettivo peso nel mondo di gioco e 2) le lunghe camminate nella zona sempre tensive (perchè potrebbe succedere qualcosa di molto spiacevole), ma al tempo stesso sempre affascinanti che rendono perfettamente bene l’idea di sforzo solitario che il lavoro dello stalker richiede, e ci tengo a precisare che, solitamente, succede poco o nulla, ma questa grande rarefazione riesce a restituire una poetica unica tipica della serie S.T.A.L.K.E.R., ovvero una sensazione, di irrisolvibile e misteriosa solitudine.
CORN KIDZ 64: 7 {Steamdeck} - Banjo-Kazooie-like con tutti i suoi pro (atmosfera, ironia, platforming ecc ecc) e i suoi contro (dispersività, problemi con le telecamera, non grandissima lettura delle mappe ecc ecc). Gioco che fa della nostalgia per un tipo di intrattenimento ludico, che non esiste più, la sua ragion d’essere, il tutto condito da un’estetica generale molto punk da fine anni ‘90. Animazioni grandiose, forse il suo vero punto forte.
MOUTHWASHING : 8 {Steamdeck} [2024] - Avventura horror che si porta a termine in non più di due ore e che fa della sua atmosfera il suo perno centrale. Il gioco cerca di farci ragionare sul senso di responsabilità e sul fatto che le pressioni del mondo esterno potrebbero portarci alla rovina, forse sarebbe meglio accettare chi siamo in realtà e non richiedere dalla vita troppo per non essere schiacciati dai nostri sogni e ambizioni. Gioco tensivo che spaventa (e disgusta) per il body-horror e la sua analisi psicologica, nessun jumpscare (ho apprezzato).
STAR TRUCKER : 7.5 {PC} [2024] - Birra in mano, musica country di sottofondo e si consegna merce in giro per lo spazio. Star Trucker è un Euro Truck Simulator ma ambientato nello spazio dall’estetica country e di frontiera americana. Graficamente abbastanza appagante da poter godere dei paesaggi spaziali mentre si viaggia, difficoltà completamente settabili per personalizzare il gioco come si vuole e avere l’esperienza perfetta per chillare in giro per il sistema solare a consegnare pacchi.
LORN’S LURE : 7 {Steamdeck} [2024] - Credo che la grafica low-poly riesca veramente a potenziare la poetica di molte opere, soprattutto quelle che vogliono parlare di nostalgia e presentare un mondo “antico” ma al contempo futuristico. Lorn’s Lure si ispira al famoso manga BLAME! con le sue architetture intricate e labirintiche (che rimandano anche un po' al “castello” di The Last Guardian per la sua complessità). Gioco che potrebbe risultare frustrante ma che non lo è grazie al suo sistema di salvataggio immediato, anche se in alcuni livelli questo non impedisce di incazarsi (molto). Oltre al platforming, in realtà un pochettino grezzo, il gioco nasconde anche una lore abbastanza interessata e forse irrisolvibile. Forse la vera cosa interessante del gioco è l’esplorazione e il capire dove dover “saltare”, trasformandolo, quasi, in un puzzle game. Atmosfera di solitudine totale che mi ha fatto esultare di gioia quelle poche volte che mi sono imbattuto in un PNG, forse sotto sotto c'è dell'orrore cosmico. L’ultimo livello è troppo difficile e troppo lungo, ho preferito completarlo in exploration mode.
INDIANA JONES E L’ANTICO CERCHIO : 9 {PC} [2024] - MachineGames ha capito cosa rende un Indiana Jones tale: avventura, auto ironia, avventura e avventura. L’antico cerchio non è un titolo ludicamente perfetto nè tanto meno originale, ma ha un merito avere un gameplay semplice: dallo shooting (che ho usato veramente poco), alle scazzottate, allo stealth, così da poter lasciare spazio al senso di avventura che il gioco vuole trasmettere. Infatti Indiana Jones è un vero e proprio giro intorno al mondo nei posti archeologici più iconici, dal vaticano alle piramidi di Giza ecc ecc in cui Indiana combatterà contro i nazisti e i fascisti per svelare un segreto su un’antica reliquia umana. La cosa, forse, riuscita meglio al gioco sono le sue sezioni di platforming e i suoi puzzle, abbastanza semplici da essere risolti anche dai videogiocatori più occasionali, ma non troppo, il giusto per darti il gusto di risolverli (ovviamente gli enigmi legati alle missioni segreti sono molto più complessi, ma sono elementi aggiuntivi e, forse, è giusto che siano meno accessibili). L’antico cerchio lascia spiazzati all’inizio perchè non eccelle in nulla da un punto di vista del gameplay, ma perchè, forse, lo si può definire (erroneamente e superficialmente) un immersive sim e quello che viene premiato maggiormente è l’esplorazione e la risoluzioni di enigmi, oltre che a un approccio abbastanza libero nell’affrontare alcune situazioni. Ho adorato questo gioco, finalmente un vero Indiana Jones dopo 35 anni (l’ultimo era dell’89, l’anno della mia nascita).
MOONRING : 9.5 {PC} [N, ci continuerò a giocare per un bel po’, alla ricerca di tutti i segreti] - Dene Carter, co-creatore di Fable e creatore di Dungeon Keeper, ha rilasciato questo gioco gratuitamente su STEAM dicendo che non avrebbe avuto senso farci 300 dollari e relegarlo dietro un acquisto. Moonrng è un RPG vecchia scuola, che si ispira soprattutto a Ultima, il giocatore interpreta un dreamless ovvero una persona che non è stata visitata in sogno da una divinità e che quindi non ha un posto preciso nel mondo. Lo scopo del gioco è scoprire la lore del mondo e i suoi segreti. Quando il PG si muove sulla mappa i nemici si muovono di conseguenza, con i png si può parlare digitando delle parole chiave all’interno dei loro dialoghi, alcune sono segrete e non c’è vergogna nel chiedere cose astruse a png impensabili, il sistema di magia è nascosto e, forse, insondabile, le abilità sono legate alle divinità e i punti esperienza si guadagnano portando a termine i loro compiti, le abilità sono legate alle fasi lunari, gli scontri sono mortali, il mondo estremamente vivo e comunica con se stesso, insomma questo è un gioco vero, un RPG vero. La mappa è la solita, uguale per tutti, i dungeon, invece, sono procedurali (vanno finiti in una sola volta, altrimenti cambiano). Gioco estremamente profondo, stratificato e complesso, con una grafica super azzeccata e accattivante.
MOONLEAP : 6.5 {Steamdeck} - Giochino di puzzle solving che si finisce in nom più di 3 ore, schemini piccoli con poche meccaniche carine, il tutto condito da un’atmosfera sognante, dalla musica alla pixel arts, sicuramente consigliato per quello che costa.
PATH OF THE EXILE 2 [EA]: 7 (N) (O) {PC} - Qualche mese fa parlai di No Rest for the Wicked e mi lamentai della sua natura diablo-like e GAAS, qui invece voglio parlarvi bene di un diablo-like, forse perché a questo giro mi aspettavo che fosse un GAAS su quella falsa riga e quindi ero mentalmente preparato. Path of Exile 2 funziona e questa non sembra assolutamente un EA, mancano alcuni contenuti (classi per esempio), il mood è perfetto e ricorda le stesse atmosfere del primo e del secondo Diablo (soprattutto le musiche che sono molto ispirate), da un punto di vista grafico il gioco rende molto bene e l'illuminazione è veramente ottima e riesce a rendere ancora più belli gli ambienti. La serigrafia, l'avanzamento, il livellaggio, lo studio della build (insomma chiamatelo come volete) è super strutturato e complicato, cosa che io adoro (sì sono quel tipo di giocatore di D&D). Il combattimento viene migliorato tantissimo dalla sola aggiunta della schivata rendendo fondamentale il positiong e il movimento (che solitamente non sono proprio centrali in questo tipo di giochi). È incredibile, ma devo consigliarvelo. (Mi ero dimenticato le boss fight sono veramente fighe, tutte diverse e non ci sono reskin, che vuol capire capisca).
FLOCK 5 (N) {Steamdeck} (2024) - Sulla carta un gioco nelle mie corde, collectacon di mostri con moviemtno alla deriva, purtroppo il ritmo è costantemente interrotto o da scenette di qualche secondi o dalle richieste della zia insopportabili. Insopportabili anche le domande fatte in relazione ai nuovo animali scoperti, molto più funzionale un sistema à la pokédex.
NINE SOLS: 4 (N) {Steamdeck} (2024) - Che delusione, dagli stessi sviluppatore di quei du capolavori di Detention e Devotion, Nine Sol è un metroidvania in cui non sono riuscito a resistere più di due ore, il ritmo è sempre interrotto vuoi per qualche cutscenes e/o dialogo o vuoi per i caricamenti tra un'area e l'altra, cosa per me imperdonabile in un metroidvania con tanto back-tracking
UFO 50: 6 {Steamdeck} (2024) - Idea carina, da un punto di vista visivo e sonoro il gioco ha anche un bel mood, purtroppo dei 50 minigiochi ne ho apprezzati, in parte, solo 6-7, non di più. Solitamente questi giochi (come Arcade Paradise che ho giocato qualche mese fa, ma almeno lì c'era un gioco sotto) sono peggiori dei giochi che citano e a cui rimandano continuamente, forse sarebbe stato meglio metterci un gioco di contorno.
Come mio solito vado controcorrente, ma io ho preferito questo 2024 al 2023, è stato un bell’anno per i videogiochi, soprattutto quelli indie.
Mia TOP 10 finale dei giochi 2024:
Astro Bot
1000xResist
Indiana Jones and the Great Circle
Animal Well
Stalker 2
Mouthwashing
Star Trucker
Dragon's Dogma II
Banishers: Ghosts of the New Eden
Promenade
Di seguito live di fine anno con i “Chelios’ Awards” più le grafiche che ho utilizzato.