Ormai mi piace fare un articolo abbastanza breve il lunedì, per tediarvi con i miei sfoghi. E quindi siamo già al terzo episodio di questa rubrica.
Ho giocato nuovamente a Warhammer Armies Project, sempre con i Dogs of War, e ho perso malamente. Ovviamente, ho perso: mi sono scordato di schierare un’unità, ovvero la “cursed company” una compagnia mercenaria di scheletri non morti che quando fanno fuori un nemico rimpolpano le loro fila. Non sono fortissimi, ma insomma potevano fare la differenza. Colpa mia.
Sempre in settimana, ho tirato fuori la mia armata di Warmachine (Protettorato di Menoth) e ho cominciato a fare una lista per metterla in vendita.
Ho cominciato, tenendo fede alla promessa di voler leggere più narrativa, a consumare i racconti di Sherlock Holmes, e mi stanno piacendo tantissimo. Una volta letti anche i romanzi, ho deciso che ci scriverò sopra qualcosa.
Per quanto riguarda i videogiochi anche questa settimana nulla di importante da parte mia, non videogioco da due settimane. Ma in Italia, lo stato si è reso conto, solo oggi nel 2022, che esistono le sale LAN e gli E-sports e ha cominciato a chiudere e a fare multe a destra e a manca perché le regolamentazioni sono ferme al 2001. Come sempre viviamo in un paese assurdo, un giorno si paragonano i videogiochi alla cocaina e il giorno dopo tassiamo tutto quello che è videoludico paragonandoli alle sale slot.
Ma ora passiamo allo sfogo vero e proprio.
In Italia siamo sempre al giorno 1 del dibattito sulla guerra in Ucraina "chi è l'invasore e chi è l'invaso?" "È giusto o no mandare armi?" Invece, nel resto del mondo democratico siamo già andati oltre, il livello del dibattito in questo paese è da pantomima. In TV è ospite fisso un losco figuro che prima dice che suo nonno "ha vissuto bene durante il fascismo" e che poi da la colpa all'Inghilterra e alla Francia della seconda guerra mondiale perché si sono mossi in difesa della Polonia (loro alleata) quando Hitler l'ha invasa. Questo è il paladino della libertà, l'eroe delle masse italiane che piagnucola perché "è censurato dai poteri forti”, ma è su tutte le TV giorno e notte a fare monologhi, senza contradditori e senza persone che gli ridano in faccia quando giustifica Nazismo e Fascismo.
L'Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. [...] L'Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo.
Da “Il Fascismo Eterno” di Umberto Eco.
Certo, di cosa dobbiamo stupirci in un paese in cui si festeggia la liberazione dal nazifascismo senza mai essersene liberati veramente? I metodi mafiosi, fascisti e da accattoni sono quelli che gli italiani prediligono. Siamo un popolo senza speranza alcuna. Tutti vogliono l'uomo forte perché sperano di fare parte della sua cricca e di godere dei privilegi elargiti. Mafiosi nell'anima e fascisti nel cuore. Sovranisti direzionali. Sovranisti quando bisogna girarsi dall'altra parte per non guardare chi chiede aiuto mentre affoga in mare, sovranisti quando chi abbiamo "derubato" viene a battere cassa, ma mai sovranisti quando si parla di autodeterminazione dei popoli (altrui).
Ah… e ieri sera Lavrov, ministro degli esteri russo, ha parlato in TV in Italia senza contraddittorio. A ruota libera, col conduttore che annuiva e gli lasciava spazio completo.
Siamo un paese finito.
Ci leggiamo il prossimo Lunedì.